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Aprile 2017
Rivista Soka 4.2016 n° 773


A cura di Maria Teresa Guglielmetti


La margherita, un fiore dal profumo delle origini

Come lavorarla





Queste rare immagini ci mostrano due Moribana di Unshin Ohara con i vegetali disposti a fasce; in entrambe le composizioni è presente la margherita, a quei tempi un fiore ammantato di modernità e di esotismo. Oggigiorno nell’ikebana si impiega una gamma amplissima di vegetali provenienti da tutte le parti del mondo, la margherita, tuttavia, con la sua freschezza della semplicità è ancora molto popolare nella scuola Ohara, come si può vedere dalle due composizioni attuali illustrate qui di seguito. 
Questo fiore nella varietà Leucanthemum x superbum, reperibile quasi tutto l’anno dai fiorai, presenta però delle difficoltà nella lavorazione delle foglie. 


Hana-isho Taterukatachi (forma verticale)                  Shikisaimoribana (Color Scheme Moribana)


Come lavorare la margherita


La margherita Leucanthemum x superbum è un materiale con tanti steli collaterali e piena di foglie, che con il loro colore verde fanno risaltare il candore dei fiori. Nel riquadro è spiegato come lavorare la margherita con le sue foglie per valorizzare al massimo la sua bellezza.   
a) Gli steli sono stati usati lunghi come in natura perciò presentano poche foglie
b) Bisogna quindi utilizzare il fiore nudo e aggiungere le foglie.
c) Se utilizziamo le foglie così, il verde è ancora insufficiente
d) Bisogna assemblare il fiore con tante foglie unite.