LISIANTHUS: UN FIORE CON UN FUTURO ROSA


Gli appassionati delle piante conoscono di certo questo fiore, dalla corolla aggraziata e rotonda e dai boccioli avvitati che puntano decisamente verso l’alto. Il suo nome scientifico è Eustoma, ma dai fioristi e comunemente è chiamato Lisianthus. 
Lo troviamo in una sempre crescente varietà di colori e lo apprezziamo per i petali delicati come quelli del papavero, l’aspetto attraente, che si fa notare in una composizione, e la lunga durata come fiore reciso. Con tutte queste qualità, ha un prezzo contenuto.
È un fiore molto promettente, come cercheremo di mostrare.

DA DOVE VIENE

Eustoma exaltatum - Eustoma exaltatum russellianum

Il Lisianthus appartiene alla famiglia delle Gentianaceae. Cresce spontaneo nelle praterie dell’America settentrionale, dal Nord del Messico al Texas e fino al Colorado; è chiamato Genziana della prateria. 
Nasce in un clima arido, ma sempre presso un corso d’acqua: il suolo è secco, ma le radici, particolarmente lunghe, possono trovare acqua in profondità. 
Il fiore, di colore dal bianco al violetto, è assai appariscente; sboccia in estate. 
Fu notato e importato in Gran Bretagna nel 1835 e fiorì per la prima volta due anni dopo, nella serra di un castello scozzese, da dove passò all’Orto botanico di Glasgow, pare senza destare particolare impressione.
         
La produzione di semi iniziò soltanto cent’anni dopo, nel 1934, al di là di un altro oceano: in Giappone, ad opera della compagnia Sakata. Dopo la seconda Guerra mondiale, le ricerche iniziate per migliorare il fiore continuarono, finché nel 1975 Sakata mise sul mercato il primo Lisianthus a fiore singolo.
In Giappone, i fiori recisi erano acquistati soprattutto per cerimonie familiari importanti; per questo, gli ibridatori cercarono di ottenere un fiore voluminoso, doppio, sgargiante; ci vollero oltre dieci anni perché questo risultato potesse essere ottenuto e il Lisianthus diventasse davvero popolare. Nel 1990, all’Osaka Flower Expo, fu proprio un Lisianthus, il King of Snow, a ricevere il primo premio: era grande, doppio, bianco puro.

Lisianthus King of Snow

A CHE PUNTO SIAMO OGGI


Oggi, dal fiorista, troviamo Lisianthus in un’enorme scelta di colori:  bianco, blu, lilla, porpora, rosa, rosso, salmone, giallo e verde. Alcuni fiori hanno anche più di un colore: solo sul bordo esterno (picotée), oppure in striature al centro di ogni petalo, o a scacchiera.

Lisianthus picotée - Lisianthus Elise Pink - Lisianthus ABC blue

Ce ne sono a fiore semplice, doppio; a forma di rosa, o con petali sfrangiati; con boccioli più o meno numerosi sul medesimo stelo; e anche con fiori di diverse dimensioni. Tutti hanno petali soffici e delicati, che ci ricordano l’essenza stessa di un fiore.    

Lisianthus Alissa

Le tinte del Lisianthus possono esprimere ogni emozione o qualità, dalla tenerezza alla passione, dalla raffinatezza alla stravaganza, dalla luce all’oscurità.

A destra: Lisianthus Rosanne Black Pearl

Questa varietà di forme e colori è il risultato di un enorme lavoro compiuto non solo dagli ibridatori, ma anche dagli scienziati. L’opera pionieristica dei primi ibridatori non è passata inosservata. Poiché i fiori da taglio sono una coltivazione molto redditizia, le grandi aziende di produzione floristica hanno chiesto agli istituti di ricerca e alle università studi ed esperimenti per poter coltivare il Lisianthus nelle più diverse parti del mondo.

Lisianthus a fiore semplice

In Israele, dove la coltivazione avviene in un terreno semi-arido, si è sperimentata con buoni risultati l’inoculazione nel suolo di micorrize (un’associazione tra un fungo e una pianta), che hanno migliorato la crescita e la resistenza delle piante, di modo che oggi il Lisianthus è una delle principali piante ornamentali prodotte in Israele.


In Bangladesh, l’università di Dacca ha compiuto ricerche su diverse specie di Lisianthus, per consigliare i coltivatori locali sulle migliori. Vincitore è risultato il fiore viola nella foto.



Sempre a Dacca, sono stati valutati gli effetti della cimatura del bocciolo più alto di una pianta di Lisianthus; gli scienziati dell’università concludono che una singola cimatura massimizza la fioritura della pianta, portando così “alti profitti per i coltivatori”.

Lisianthus Arena Red - Lisianthus Maurine blue

Negli Stati Uniti, l’università della Florida ha osservato che le piantine delle cultivar commerciali di Lisianthus, quando crescono a una temperatura compresa fra 25° e 28°, formano rosette di foglie alla base e non fioriscono. Così, la produzione commerciale di questo fiore per la vendita in tarda primavera o estate è limitata dalle alte temperature; è anche difficile produrre in autunno piante da fioritura precoce. L’università della Florida è riuscita a produrre una varietà, “Maurine blue”, che può essere coltivata fino a 31° di temperatura senza formare rosette.

È però il Giappone che ha mantenuto il primato nello sviluppo delle varietà di Lisianthus, facendo della semplice Genziana della prateria un fiore grandissimo, romantico.

         

La ricerca giapponese del produttore Sakata ha brevettato nel 2017 un Lisianthus senza polline, inizialmente in tre varietà a fiore semplice. Bisogna sapere che la coltivazione su larga scala del Lisianthus, ad es. in Olanda, porta una sola azienda produttrice a raccogliere oltre 10.000 fiori al giorno. Questi fiori sono posti su nastri trasportatori e confezionati a macchina. Spesso, durante il trasporto, il polline può spargersi e macchiare i fiori. Inoltre, la mancata produzione di polline diminuisce lo stress della pianta, aumentandone la vita come fiore reciso di circa una settimana.

Polline di Lisianthus - A destra e in alto a sinistra Ibridi di Lisianthus senza polline - In basso a sinistra Lisianthus con polline per confronto.


DOVE VA IL LISIANTHUS?

L’ibridazione del Lisianthus si è finora concentrata sulla produzione di semi F1, sulla fioritura uniforme durante tutto l’anno, la tolleranza al caldo, il colore, la dimensione e la forma del fiore, la resistenza alle malattie e l’ibridazione fra specie. Oggi si isolano diverse qualità per le differenti classi di fiori, come ad esempio la struttura dell’infiorescenza (a cima piatta per il fiore reciso, a mazzi o su più livelli per le piante in vaso o da aiola).

Si usa già la biologia molecolare per creare Lisianthus con nuovi colori, tempi di fioritura modificati, e per dare al fiore un profumo, che gli manca. Le prospettive si concentreranno sul ridurre l’influenza delle ore di luce e aumentare la resistenza alle malattie, la precocità della fioritura, la sopravvivenza dopo il trapianto.

Il produttore Sakata promette: “Crediamo fermamente che verrà il giorno in cui il Lisianthus supererà la rosa!”

Lisianthus Mariachi Pink: non sembrano rose?

Nicoletta Fumagalli


Bibliografia:

Brent K. Harbaugh, Lisianthus, eustoma grandiflorum, in Flower Breeding and Genetics, Issues, Challenges and Opportunities for the 21st Century, Springer 2007
www.researchgate.net/publication/266287575_Application_of_mycorrhizae_to_ornamental_horticultural_crops_Lisianthus_Eustoma_grandiflorum_as_a_test_case
http://www.ijbssr.com/journal/details/influence-of-terminal-bud-pinching-on-growth-and-flowering-of-lisianthus-eustoma-grandiflorum--14013124
http://www.ijbssr.com/journal/details/evaluation-of-lisianthus-eustoma-grandiflorum-lines-for-commercial-production-in-bangladesh-14013229
www.researchgate.net/publication/242322445_'Maurine_Blue'_Lisianthus_Eustoma_grandiflorum_Raf_Shinn_-_A_University_of_Florida_Cultivar_1
https://www.greenhousegrower.com/varieties/sakata-seed-develops-worlds-first-pollen-free-lisianthus/
http://www.sakata100th.jp/english/episode/01/